Le bancarelle sono subito lì, raggruppate lungo il perimetro della piazzetta. Una festa per gli occhi attenti di chi ama le piccole e preziose produzioni artigianali. Se ne distingue una, fra i tanti espositori, piena zeppa di gioiellini creati con semi e gusci di cocco, frammenti di legni dell'Amazzonia, assemblati con gran gusto. Pannelli raccontano la storia dei legni e la dichiarazione di intenti del "gioielliere".
I prezzi sono ragionevoli, ci fermiamo a dare un'occhiata, a comprare alcuni monili e a chiacchierare con il simpatico artefice di tanta originalità. Si chiama Elson Angelim. Se capitate a Rio di domenica cercatelo. Ne vale la pena!
Anche le altre bancarelle meritano una visita. A noi ha affascinato in particolare quella del costruttore di strumenti musicali: sembrava di essere entrati in un fotogramma del film "Mission".
Una carrellata di statuette del Cristo non possono mancare. Ce ne sono di tutte le grandezze e fatte con vari materiali.
E poi casette in miniatura, coloratissimi frutti tropicali, pesci e pappagalli, intagliati nel legno di balsa, stoffe ricamate, bamboline stile Carmen Miranda, qui ci sarebbe da fare acquisti a go-go…peccato che siamo solo all'inizio del viaggio e per giunta con gli zaini piccoli piccoli. Inoltre dovremo attraversare vari confini, e semi e legni spesso non sono materiali trasportabili facilmente in altri ecosistemi senza noiose pratiche doganali. Perciò ci limitiamo a guardare, eccezion fatta per una collanina e due anelli di agata che proprio non possiamo lasciar lì. E lo zaino lentamente inizia a inglobare i primi oggetti dal Nuovo Mondo