venerdì 18 luglio 2014

Bogotà: una giornata "cuscinetto"

Nei nostri viaggi capitano a volte giorni "cuscinetto". Giornate nelle quali è difficile programmare qualcosa  perchè tanto verso sera c'è una corriera o un aereo, che ci aspettano per percorrere un altro segmento di itinerario.


La camera dell'albergo è da lasciare già dal mattino, al massimo a mezzogiorno. Se non si vuole arrivare all'ora della partenza stanchi e assonnati, meglio lasciare i bagagli alla reception dell'hotel e scegliere un itinerario di puro relax.




Esattamente quello che abbiamo fatto oggi: una tranquilla passeggiata per la "Zona Rosa" della capitale colombiana, un quartiere di negozi, birrerie, caffè e  ristoranti, molti dei quali si affacciano sulla pavimentazione tinta terracotta dell'area pedonale chiamata "zona T" per la sua forma simile a quella lettera dell'alfabeto.





Fare due passi nell'elegante centro commerciale "Andino" e per le vie che lo delimitano, ci fa constatare ancora una volta quanto ormai la società odierna sia globalizzata. Per lo meno quella dei ricchi: sfilano davanti a noi le vetrine di tutte le firme e i brand mondiali di moda e gioielleria possibili e immaginabili. 


















Riemergiamo dopo un'oretta dall'ovattato "non-luogo" ( così l'etnologo Marc Augè ha definito le stazioni, gli aeroporti, i centri commerciali)e percorriamo altre strade della zona, senza una metà precisa. E' una giornata "cuscinetto", no?


 Un Hummer chilometrico, color caramella, sbuca da un incrocio.










Ancora qualche passo ed ecco una piccola e inaspettata sorpresa: la coloratissima chitarra dell'Hard Rock Cafè di Bogotà!


Nella nostra prima giornata "cuscinetto" colombiana, uno spuntino da "OMA", una delle due famose catene di caffetteria colombiana (l'altra è la celeberrima "Juan Valdèz")non può mancare. Il caffè, scuro e fragrante, ci dà energia e ci scalda. Qui, non dimentichiamolo, siamo pur sempre sulle Ande, a circa 2500 metri di quota.


A metà pomeriggio, con un taxi abbiamo raggiunto
l'aeroporto "El Dorado".










Qui alle 21,00 decolleremo per Quito, la preziosa e antica capitale dell'Ecuador. Tra controlli di frontiera e tempo per raggiungere il centro della città, riusciremo a mettere la testa su un cuscino vero non prima di mezzanotte: ma per fortuna abbiamo appena trascorso la nostra giornata "cuscinetto" e siamo ancora abbastanza riposati.




Ci godiamo quindi, nell'attesa dell'imbarco, le vetrine dei negozi dell'area partenze e il vai e vieni colorato dei passeggeri e degli equipaggi in transito. Fra poco diremo anche noi  "Arrivederci" a Bogotà, punto di inizio e di fine di questa nuova avventura. La rivedremo, se tutto andrà come previsto, il 23 agosto.