Siamo partiti stamattina da Torino, la nostra città, alle 10.45, destinazione Francoforte.
Sotto di noi le Alpi maestose, e nubi come batuffoli candidi sospesi nel blu. Non abbiamo resistito e le abbiamo fotografate: e' sempre emozionante guardare fuori dai finestrini di un aereo, anche per chi del volo ne ha fatto una professione e ha passato la vita a vedere spettacoli così.
Ora siamo accucciati nel sedile "economy class" di un' aeromobile con la prua puntata verso il Nuovo Mondo. Sotto di noi scorre l'Atlantico e dentro di noi una piacevole sensazione di avventura che sta per incominciare.
Già...Perchè riservano sempre sorprese, i viaggi.
Due raffinati calici di Champagne, una marionetta-gabbiano col becco giallo e gli occhietti simpatici, una manciata di caramelline colorate e morbide, a forma di orsacchiotto. Eccola, la nostra prima, inaspettata sorpresa: i coreografici auguri di Buon Compleanno che una gentile assistente di volo ci porta a nome di Lufthansa.
Eh già, perchè oggi è il compleanno di uno di noi due!
La nave volante intanto segue la sua rotta. Il reattore di destra, proprio di fianco a noi, produce un rumore rassicurante e continuo, da asciugacapelli gigante. Il cielo è una placca di madreperla che si riflette sul metallo bianco delle ali.
Arriveremo a Bogotà fra qualche ora, alle 18,30 colombiane, ma fra controlli di frontiera e poi traffico cittadino sappiamo bene che prima delle 20 non saremo in albergo. Quindi è meglio cercare di riposare un po'. Chiudiamo a malincuore il libro appena iniziato, "Vivere per raccontarla", l'autobiografia di Gabriel Garcia Marquez. Teniamo il volume così, appoggiato sulle ginocchia, il retro della copertina stampato a inchiostro rosso con le parole di Gabo "La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla”.
Anche questo viaggio, lo descriveremo il meglio possibile. Per ricordarlo e riviverlo, raccontandolo a voi.