Anche per questo viaggio è arrivata l'ora degli addii. A noi piace pensare però a un "Arrivederci!". Ci rimane mezza giornata, prima di inscatolarci nel volo intercontinentale per l'Italia. Tempo più che sufficiente per fare ancora una capatina nel centro storico di Bogotà e visitare la pinacoteca dedicata a Botero.
Perché non ci basta la scorpacciata di quadri e sculture fatta a Medellin nei giorni scorsi: il nostro bye bye lo vogliamo fare…alla Gioconda. Sorridente e misteriosa come sempre, non ci osserverà dalle pareti del Louvre ma da quella tinta crema del magnifico "Museo Botero", del Banco de la Republica.
Un po' oversize, a dirla tutta. Forse in Colombia il buon cibo l'ha resa rotondetta. O più probabilmente è il pennello magico del pittore colombiano più famoso del mondo ad averla resa una morbida e paciosa donnona.
A farle compagnia, una sfilata di coloratissime immagini tutte in carne, come sempre, quando si parla di Fernando Botero! Venite con noi a fare un giro fra le tele:
Passiamo ancora una volta davanti alla Biblioteca pubblica e al Centro Culturale dedicato a Gabriel Garcìa Màrquez. Un "Arrivederci" anche a Gabo, dunque!
Una Bogotà luminosa e dai colori forti scorre attraverso i finestrini dell'auto. E' la festa degli aquiloni, dice il tassista. Non poteva esserci modo più significativo per ricordare che viaggiare per turismo deve essere un'esperienza libertà e leggerezza. E che a un luogo in cui si è stati bene, l'anima rimane attaccata con un filo invisibile ma resistentissimo, un legame che non si strapperà mai e che se possibile ci farà tornare nei luoghi che abbiamo amato.