mercoledì 6 agosto 2014

Ciudad de Panamà: il Casco Antiguo (o Casco Viejo)





Rimettersi in piedi dopo aver subito i saccheggi e le devastazioni del corsaro Henry Morgan non deve essere stato facile. Il primo nucleo cittadino panamense infatti era sorto ingenuamente in un punto della costa poco protetto, e nel gennaio del 1671 Morgan e la sua ciurma l'avevano messo a ferro e fuoco distruggendolo quasi completamente. Quel che rimane di quella prima cinquecentesca Panamà è ora racchiuso in un sito archeologico, il museo a cielo aperto chiamato Panamà Antiguo (o Panamà Viejo) che visiteremo nei prossimi giorni. 



Oggi invece stiamo entrando nel centro storico della attuale Panamà, il Casco Antiguo...ormai anche lui "viejo" sì, ma ben vivo, e popolato.
Il suo abitante più illustre è il Presidente della Repubblica che al Palacio de las Garzas ha la sua dimora ufficiale. Sorveglianza e telecamere a tutto spiano ci accolgono all'ingresso del quartiere, quindi. Anche se ci hanno raccomandato attenzione comunque, dato che siamo turisti e questa zona soprattutto di sera può essere rischiosa.





Ma torniamo ancora un momento al passato. Il 21 gennaio 1673, due anni dopo le devastazioni di Morgan, viene inaugurata una nuova cittadina. Stavolta la "location" è a otto chilometri di distanza: un promontorio meglio difendibile e circondato da una barriera rocciosa naturale sottomarina, che soprattutto durante la bassa marea dovrebbe ostacolare l'attracco dei vascelli malintenzionati. Ha presieduto alla costruzione il nuovo governatore, Antonio Fernàndez de Còrdoba, un militare pratico di fortificazioni che ne ha eretta una anche intorno alla nuova Panamà. Dentro, ben protetti, abiteranno circa 300 persone: le famiglie nobili, ricche, più in vista. Gli altri dovranno accontentarsi di risiedere fuori dalle mura. 


Il centro della nuova città è la Plaza Mayor, detta anche Plaza  Catedral e oggi rinominata Plaza de la Indipendencia. 









La piazza è caratterizzata dalla presenza della Cattedrale Metropolitana. Imponente, con due campanili come si usava per le chiese coloniali, i cui tetti aguzzi brillano ancora oggi al sole perchè sono completamente rivestiti di conchiglie madreperlacee. Uno spettacolo magico!






Si affacciano sulla piazza pure il Grand Hotel ed il palazzo che ospita il Museo del Canale. Lo visitiamo, ma purtroppo non è permesso fotografare e quindi non possiamo raccontarvelo qui.






Invece è possibile, anzi gradito fare foto al documentatissimo "Museo de Historia de Panama". E' davvero un'occasione da non perdere, se si vuole un ripasso completo ed esauriente delle vicende che hanno caratterizzato la storia di questo piccolo ma strategico Stato.





Dagli abitanti, indios autoctoni, ai conquistadores, a Balboa (primo europeo ad attraversare tutto l'istmo di Panama fino a vedere il Pacifico), all'indipendenza del Panamà dalla Colombia fino alla liberazione dalla dittatura di Noriega, fotografiamo cimeli e allestimenti, mentre  la nostra esperta guida, signor Jorge Aldeano, spiega lo svolgersi dei fatti storici con puntigliosa competenza. Ci ha fatto piacere ed è stata molto utile questa visita! 









Il museo che abbiamo appena visitato si trova sempre nella piazza principale del Casco Antiguo, nel candido Palazzo Municipale, un edificio neoclassico progettato nel 1910 dall'architetto italiano Gennaro Ruggieri.  Il portone d'ingresso è sormontato dallo scudo rosso e giallo della città.







Il Casco Antiguo è uno scrigno che racchiude anche altre piazze, più piccole. La Plaza de Francia si distingue per la sua posizione di fronte al mare, da dove si gode oggigiorno la vista spettacolare di cosa è diventata modernamente Ciudad de Panamà, con la sua skyline degna di Miami. Non a caso, infatti, viene spesso definita "la piccola Miami". E chissà quanti novelli Morgan della finanza in questo momento sono ben acquattati dentro a quei grattacieli...



La Plaza de Francia è del 1922, ed è di forma semicircolare. L'intento era quello di ringraziare questa nazione per l'impegno profuso nel primo periodo di costruzione del Canale. Nel centro della piazza, un obelisco ospita sulla punta un gallo, simbolo del popolo francese. Alla base del monumento, i busti degli ingegneri francesi che lavorarono al Canale, e delle placche che raccontano la storia della sua costruzione. 




Ovviamente, in questa piazzetta c'è anche la graziosa sede dell'Ambasciata francese, in stile coloniale e dipinta in  un delicato verde acquamarina.

Passeggiando per il Casco Antiguo fotografiamo altri edifici e monumenti di prestigio e valenza storiche:  

Il monumento al politico panamense Pablo Arosemena Alba 

il Palazzo del Governo e della Giustizia

Un palazzotto di fattura coloniale, nella piazzetta intitolata a Carlo V...

...e il titolare della Piazza, il sovrano che aveva potere su un regno talmente vasto che  in esso non tramontava mai il sole.


Ciò che resta del Convento di San Domenico

Per il Casco Antiguo incrociamo anche variopinte figure piumate, chissà...forse stanno girando un film in qualche angolo del delizioso quartiere.







Notiamo che il Casco Antiguo è tutto un fervere di cantieri.  Le vecchie case, sventrate e ricostruite lasciando di originale soltanto la facciata, fanno presagire che presto anche gli ultimi "veri" abitanti se ne dovranno andare portando altrove la loro povertà. Questa zona ha tutte le premesse  per trasformarsi molto presto in area per turismo di alto bordo.





Lasciamo il cuore antico di Panamà che sta già facendosi buio, e a piedi raggiungiamo il porticciolo con il mercato ittico e i chiassosi ed economici ristorantini di pesce. La serata può avere inizio! Possiamo offrirvi qualche inquadratura della nostra passeggiata serale e...un Mojito virtuale come aperitivo?