martedì 19 agosto 2014

Colombia, Santa Marta. Una giornata pigra

Ogni tanto ci vuole.
Una giornata dove non pianificare niente. Niente visite ai musei, niente autobus da rincorrere. Non aeroporti, controlli di security, imbarchi. Non alberghi da raggiungere, né da lasciare. Nulla da fare se non bighellonare senza meta. Scattare qualche foto, e fermarsi ogni tanto a sorseggiare una birra, un succo tropicale o un buon caffè, approfittando del wi-fi gratuito per chiamare in Italia, curiosare su Facebook cosa stanno facendo gli amici e postare, raccontandoci un po', a nostra volta, in diretta.
Una giornata senza programmi.
Una giornata pigra, insomma.


Eccoci sprofondati nell' ennesima rilettura de  "Le vene aperte dell'America Latina", proprio delle pagine dove il grande Eduardo Galeano racconta le nefandezze degli sfruttatori cafeteri della catena "Juan Vàldez" di cui siamo, lo testimonia la foto, incoerenti avventori .

E poi, passeggiata per le vie della laboriosa Santa Marta vestita da giorno feriale.











La strada principale condivide lo stretto marciapiede con le bancarelle colorate di un mercatino. Ci si fa largo a fatica fra stoffe, frutta e verdura, chincaglieria assortita, pigiati fra le vetrine  e la carreggiata in cui passano auto, bus e motorette.







































Lo "street food" non manca, cucinato in pentoloni di alluminio. Oppure succhi e frullati di frutta, mango, papaia,  anguria in pezzetti croccanti servita dentro a un bicchiere di plastica trasparente: dal caldo qui ci si difende anche così.













Scopriamo come anche in Colombia il culto di Peppa Pig, o se preferite la versione locale "Peppa la Cerdita", abbia un gran numero di seguaci.














E ci colpiscono pure le forme procaci dei manichini, "maggiorate" surreali che avrebbero fatto sicuramente sognare Fellini.





  

E per oggi, giornata pigra, da Santa Marta, Colombia, è davvero tutto.