Buio
pesto e freddo umido anche se sono già le sei del mattino,
all'aeroporto di Foz de Iguazù, nella parte brasiliana del
territorio dove le famose Cascate la fanno da protagonista. Una ventina di minuti di taxi da Puerto Iguazù, che
invece è Argentina. Il viaggio di ritorno a casa è iniziato: prima tappa, San Paolo. Perchè è di lì che
partirà domani il nostro aereo per la cara vecchia Europa.
A ben vedere, però, abbiamo ancora una piccola carta da giocare: un pomeriggio.
Già... ma cosa visitare in una manciata di ore appena?
L'albergo
di San Paolo che abbiamo scelto per quest'ultima notte sudamericana
si trova in periferia, sulla trafficatissima superstrada per
l'aeroporto internazionale di Guarulhos. Quando dobbiamo prendere un
volo intercontinentale preferiamo scegliere hotel a non più di un
quarto d'ora dai terminal: niente stress da ingorghi di traffico o levatacce antelucane. Ci piace
riposare più che possiamo e arrivare con tutta calma al check-in.
Questo
però significa essere davvero fuori dalle rotte turistiche dei
centri storici, parcheggiati comodamente nella gelida aria
condizionata di casermoni di vetro e cemento posizionati nei vasti paesaggi di sconfinate periferie urbane. E San Paolo è così vasta che ci sembra impossibile anche solo arrivarci, con così poco tempo. E poi, cosa visitare? La città paulista è notoriamente un gigante che si estende per più di millecinquecento chilometri quadrati. Una sconfinata area trapuntata di grattacieli e percorsa da "avenidas" di proporzioni ciclopiche. Tanto che i ricchi uomini d'affari per far prima ed evitare gli ingorghi usano l'elicottero per i loro spostamenti urbani.
Questa volta ci sembra proprio impossibile sfruttare il "bonus" di ore che ci rimane. Lo confessiamo con un po' di tristezza al ragazzo del bancone reception, che ha appena finito di accogliere due coreografici sposini. Lui ci guarda sorridendo, poi tira fuori una cartina e ci spiega che no, San Paolo non è poi così irraggiungibile come potrebbe sembrare: a un chilometro a piedi dall'ingresso dell'hotel c'è la fermata di un bus pubblico che in una ventina di minuti ci scodellerà ad un ingresso della Metropolitana e voilà, San Paolo da quel momento sarà davvero a portata di mano. Ringalluzziti dalla prospettiva usciamo in strada, la Rodoviaria Presidente Dutra, a quest'ora del primo pomeriggio trafficatissima e con l'asfalto del marciapiede rovente di sole.
La banchina con la fermata effettivamente non è distante e per fortuna nostra il bus arriva subito. E' il tipico mezzo di trasporto pubblico brasiliano, con il bigliettaio e il tornello d'ingresso che si sblocca solo dopo che hai pagato la corsa. Tremendamente scomodo quando si hanno bagagli voluminosi da far passare.
Al capolinea del bus, come previsto, ecco l'ingresso della Metropolitana. ora non resta che scegliere la direzione. Considerando che non siamo mai stati a San Paolo e che abbiamo davvero solo una manciata di ore, decidiamo di andare là dove la città stessa ha iniziato il cammino. Il piccolo centro storico, il nucleo intorno al quale si è nel tempo formato uno degli agglomerati urbani più colossali e multiformi del pianeta. Ci figuriamo insomma San Paolo come un gigante dal cuore antico, ed è lì che intendiamo giocare l'ultima carta del nostro viaggio.
La Catedral da Sé appare subito allo sguardo alta, enorme e protesa verso il cielo. Uno stile neobizantino risalente agli anni '20, così ci sussurra la solita informatissima Lonely Planet.
La piazza è una piccola corte dei miracoli di turisti, mendicanti, saltimbanchi e giocolieri di strada Stiamo ben attenti a borse e portafogli perchè sappiamo che questa è un' area a rischio di borseggi e truffe varie, come del resto tutti i sagrati dei centri storici delle grandi città.
Entriamo nella cattedrale metropolitana, dedicata ovviamente a San Paolo, dove si sta provando la coreografia per un matrimonio.
Nervature, cupole a ombrello, vetrate cattedrali multicolori altissime e affusolate si susseguono creando giochi di luce ma soprattutto di ombre. Il contrasto con l'intensa luce esterna è fortissimo e crea atmosfere suggestive. Gli spazi sono ovunque enormi.
Abbiamo ancora tempo sufficiente per un giretto a piedi nell'attiguo "Triàngulo", una parte di centro caratterizzata da vie pedonali di dimensioni italiane ( considerate "strette" rispetto allo standard delle moderne "avenidas") e da alti palazzi costruiti a cavallo fra '800 e '900.
Giorni #40 (da Lima 17 luglio 2013 a Sao Paulo 25 agosto 2013)
Paesi #6 ( Perù Bolivia Cile Argentina Paraguay Brasile )
Città #16 ( Lima-Cuzco-Arequipa-Puno-La Paz-Sucre-Potosì -Uyuni-San Pedro de Atacama-Salta-Cafayate-San Miguel de Tucuman-Resistencia-Asuncion-Puerto Iguazù-Sao Paulo )
Ore volo #4
Aeroporti #6
Compagnie aeree #3 ( Taca Amaszonas TAM )
Treni km. #120
Taxi #8
Taxi km #160
Tour #5
Tour km. #600
Tour offroad km.#300
Bus km #5600
Bus ore #80
Bus notti #3
A piedi km. #200
Autonoleggi #1
Autonoleggi km. #400
Hotel #37
Spese € #2500 (2p.)
Spese US$ #2000 (2p.)
Piccoli inutili souvenir #5
Piccoli utili souvenir #3
Libri acquistati #5
Libri consultati #18
Foto #3449
Post pubblicati #43 ( Luglio #19 - Agosto #24 )