Asunciòn, la “Madre delle Città” ci saluta con un altro limpido e assolato mattino. Non riesce a convincerci a rimanere, però. E' tempo di riprendere il cammino, salendo su un comodo pullman a due piani della compagnia “Nuestra Senora de Asunciòn” diretto in Brasile, a Foz do Iguaçu. La stazione degli autobus alle sette e un quarto è già caotica e risuona di rumorosa e indaffarata confusione tutta sudamericana. Non ci badiamo nemmeno più. Siamo praticamente di casa ormai, in questo posto. Non è il primo viaggio nel quale passiamo di qui e, ogni volta, cediamo all'impulso di prendere il pullman che ci porta a est, verso il triplice confine Paraguay-Brasile-Argentina, per vedere la natura recitare una delle sue “performances” più incredibili: le “Cataratas del Iguazù”.
Partiti in perfetto orario, ci rilassiamo accomodati nei posti strategici prenotati con anticipo, piano alto e davanti al parabrezza, perfetti per osservare e fotografare. Vediamo scorrere la strada asfaltata, con i bordi di terra rossiccia a delimitarne i confini. Il paesaggio è uniforme. Gli alberi sono in riposo invernale, anche se qui l'inverno è comunque colorato di verde e vestito di luce abbagliante. Ogni tanto, cartelloni di pubblicità elettorale ci ricordano l'imminenza delle votazioni in Paraguay.
La strada talvolta scende e risale dossi e cunette che da quassù fanno l'effetto di un percorso di montagne russe al luna-park.
La strada talvolta scende e risale dossi e cunette che da quassù fanno l'effetto di un percorso di montagne russe al luna-park.
Breve fermata nel terminal degli autobus e ripartiamo alla volta del confine. Lo preannunciano i numerosi cartelli dei cambiavalute con le odierne quotazioni del “Real”, la moneta brasiliana.
Attraversiamo il Rio Paranà grazie al “Puente de la Amistad” che sancisce nel nome l'amicizia tra Paraguay e Brasile: un bel traguardo se si pensa al massacro della Guerra della Triplice Alleanza dove Brasile, Argentina e Uruguay si trovarono a combattere contro il Paraguay in uno dei più sanguinosi conflitti che l'America Latina ricordi.
Pochi chilometri ancora, e ci attende la tranquilla cittadina di Puerto Iguazù dove abbiamo deciso di fermarci tre notti. La nostra cara amica Marcela e le Cascate di Iguazù aspettano infatti la nostra visita.